Alcide De Gasperi è sta una figura importante nella politica dell’Italia, nel dopo guerra, e non solo per essere stato tra i fondatori del partito Democrazia Cristiana, con Aldo Moro, Giulio Andreotti e Giorgio Tupini. Per saperne di più su di lui e su alcune sue note frasi, si può continuare a leggere questa pagina.

Vita personale e politica

De Gasperi nacque nel 1881 a Pieve Tesino (Trento), in una famiglia di origini sarde, e dopo il liceo classico si iscrisse all’Università di Vienna, alla Facoltà di Lettere, e nel 1905 fonda il Partito Popolare Trentino, e nel dopoguerra, finita la sua parentesi asburgica, si trasferì a Roma negli anni Venti, e in quel periodo conobbe e sposò Francesca Romani, che gli diede quattro figlie.

In seguito alle ostilità verso il fascismo e Mussolini, de Gasperi visse difficoltà economiche e di isolamento, politico e morale. Alla fine della guerra e della monarchia, assunse il ruolo di Capo Provvisorio dello Stato, per tre mesi. Nel settembre del 1946 si recò negli Stati Uniti per risolvere i problemi economici dell’Italia.

Negli anni seguenti, la DC da lui fondata ed il Fronte Popolare, composto da socialisti e comunisti si scontrarono spesso. De Gasperi abbandonò la politica nel 1953, morendo l’anno seguente a Borgo Valsugana, in provincia di Trento, ed ancora oggi si ritiene che sia stato tra i più importanti politici europei del Novecento, promotore e fondatore dello stato repubblicano, nonché, assieme ad altri colleghi italiani ed europei, padre fondatore dell’Unione Europea e la chiesa Cattolica, nella sua beatificazione, gli assegno il titolo di Servo di Dio.

Frasi di De Gasperi

Il pensiero di de Gasperi, politico e non, si può trovare in diverse sue frasi, come queste qui riportate:

  • Politica vuol dire realizzare“;
  • Solo se uniti, saremo forti“;
  • “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione“;
  • “Le divise sono sempre pericolose, specialmente quando le si fa indossare a dei bambini, perché vuol dire che li si sta preparando ad una guerra”;
  • Aiutino i costituzionalisti a creare le leggi che nello spirito della Costituzione valgano a difenderla, e ad applicarla in libertà, ma anche con autorità”;
  • “Come italiano non vi chiedo nessuna concessione particolare, vi chiedo solo di inquadrare la nostra pace nella pace che ansiosamente attendono gli uomini e le donne di ogni Paese che nella guerra hanno combattuto e sofferto per una meta ideale”;
  • Adesso ho fatto tutto ciò ch’era in mio potere, la mia coscienza è in pace. Vedi, il Signore ti fa lavorare, ti permette di fare progetti, ti dà energia e vita. Poi, quando credi di essere necessario e indispensabile, ti toglie tutto improvvisamente. Ti fa capire che sei soltanto utile, ti dice: ora basta, puoi andare”, parole che disse alla figlia Maria Romana cinque giorni prima di morire.
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